Claudia ci ha lasciato. Queste notizie, quando arrivano, tolgono il fiato e scatenano una tempesta di sentimenti fra il dolore, la rabbia, l’incomprensione. Tutti volevamo bene a Claudia, persona gentile, riservata, un sorriso per tutti, elegante ed appassionata come noi del tango, del tango che mette insieme le persone.
Noi del consiglio direttivo ci siamo immediatamente chiesti cosa dovevamo fare in relazione alla Milonga in programma. Che cosa fosse giusto o non giusto per tutti al di la dei sentimenti personali, e dobbiamo francamente dirvi che eravamo quasi tutti orientati a sospendere.
Poi abbiamo deciso di ascoltare gli amici che le sono stati sempre più vicini negli ultimi anni e negli ultimi giorni soprattutto. Ed abbiamo avuto delle grandi lezioni di umanità: ci hanno ricordato quanto Claudia fino all’ultimo amasse il tango, la musica, l’occasione di tenere insieme la gente nella gioia come nella tristezza.
Ci hanno raccontato come ancora poche ore prima avesse potuto fare qualche passo nell’abbraccio di un vecchio tango sussurrato all’orecchio.
E di come avrebbe certamente voluto che il tango continuasse a mettere insieme le persone.
Ci hanno invitato a confermare l’appuntamento della Milonga, per non stare soli a piangere, per condividere il bene ed il male che si alternano vorticosamente nella vita, per rispettare il ricordo e la passione di Claudia, anche a costo di rinunciare al dolore personale pur di ricostruire insieme con il tango, la memoria di chi ci ha lasciato.
Una scelta difficile. Non sappiamo se tutti comprenderanno il senso, noi abbiamo cercato di capire e seguire questi consigli.
Confermiamo dunque la Milonga, sforzandoci di capire il messaggio che Claudia ci ha lasciato attraverso ai suoi amici più stretti, quelli che conoscevano i suoi pensieri più profondi leggendoli nei suoi occhi dolci e malinconici, come il tango che amava…
Caminito que el tiempo ha borrado
que juntos un día nos viste pasar,
he venido por última vez,
he venido a contarte mi mal.
Caminito que entonces estabas
bordeado de trébol y juncos en flor,
una sombra ya pronto serás,
una sombra lo mismo que yo.
Desde que se fue, triste vivo yo;
caminito amigo, yo también me voy.
Desde que se fue, nunca más volvió.
Seguiré sus pasos, caminito, adiós.
Caminito que todas las tardes
feliz recorría cantando mi amor,
no le digas si vuelve a pasar
que mi llanto tu suelo regó.
Caminito cubierto de cardos
la mano del tiempo tu huella borró,
yo a tu lado quisiera caer
y que el tiempo nos mate a los dos.
Nessun commento:
Posta un commento